Ultimi commenti

Gigi su Trivento Live - Piazza Fontana
Scritto il 7 Dicembre 2023 alle ore 16:9

z-dane su Trivento Live - Piazza Fontana
Scritto il 27 Settembre 2021 alle ore 22:51

Alfieri Fiore su Trivento Live - Piazza Fontana
Scritto il 23 Febbraio 2021 alle ore 22:40

Zio franco su Trivento Live - Piazza Fontana
Scritto il 17 Febbraio 2021 alle ore 17:30

Zio franco su Trivento Live - Piazza Fontana
Scritto il 16 Febbraio 2021 alle ore 12:44

angelodercole su CENTENARIO DELLA NASCITA DEL PROFESSOR FAUSTO BRINDESI
Scritto il 15 Febbraio 2021 alle ore 15:43

Unisciti alla community di TriventinaMente
Intervieni nelle discussioni. Scrivi un commento o suggerisci un articolo per contribuire a far sapere cosa ti piace e cosa invece vorresti cambiare di Trivento.

Registra la tua email per essere sempre aggiornato sulle discussioni della community

L'Editoriale

PER CONTINUARE A SPERARE

Raffaello - Papa Leone Magno ferma Attila - Affresco - Roma, Palazzo Vaticano
PER CONTINUARE A SPERARE Promossa dalla Diocesi di Trivento, si è svolta ieri sera ad Agnone una imponente manifestazione “per i servizi essenziali delle aree montane interne”.
Ancora una volta la Chiesa locale fa sentire la sua voce in difesa della dignità delle persone che vivono in un territorio umiliato dalla inettitudine delle omissioni e dalla inadeguatezza delle scelte riconducibili a coloro che sono stati eletti per servire le Comunità.

Con la mitezza che gli è propria, ma con la fermezza che gli viene dall’essere a servizio della Verità, il Vescovo Scotti ha ripetuto le parole di Giovanni Paolo II, pronunciate proprio ad Agnone il 19 marzo 1995: “Non arrendetevi di fronte alle difficoltà del momento. Non rinunciate a progettare il vostro futuro” ed ha coraggiosamente riconosciuto che “Tutti dobbiamo fare il mea culpa perché non abbiamo saputo cogliere il suo invito e dobbiamo riconoscere che non ci siamo impegnati adeguatamente con tutte le forze”
E con altrettanta forza il Vescovo di Trivento ha invitato il popolo delle aree interne a scuotersi per rifuggire dalla “rassegnazione rinunciataria”, perché “è tempo di decisioni. Solo Mettendoci insieme, accantonando le rivalità, è possibile invertire la direzione. Il futuro è nelle mani di Dio e di quelle di ognuno di noi. Non è tempo di affidarlo ad altri, ma è ora di riappropriarsene con responsabilità sapendo che vivere è impegnarsi.”

Ci fa davvero piacere registrare questa rinnovata assunzione di responsabilità della Chiesa Triventina.
Di fronte alla miopia di una modestissima ed afasica classe politica, confidiamo che questa iniziativa della Diocesi sia solo l’inizio di un percorso diretto ad organizzare la Speranza ed a restituire la Dignità a questa porzione così peculiare del territorio molisano ed abruzzese.

Articolo letto N. 5998 volte

Pubblicato il 14 Ottobre 2010

Scrivi un commento

Per scrivere un commento è necessario essere loggati!
Se non sei registrato registrati adesso

Login

La tua Email    


La tua password  



Hai dimenticato la password?
 

I commenti all'articolo

1 - 2
N. 19 risultati trovati
Anonimo - 20 Ottobre 2010 alle ore 15:11
"Guai a voi dottori della Legge che avete portato via la chiave della conoscenza",piu' o meno cosi' recita una frase della Bibbia e saremmo noi che dobbiamo fare il "mea culpa"?. Molti sacerdoti sono accecati dall'egoismo e dal denaro,non sanno darci il buon esempio. Hanno messo al primo posto gli interessi personali cercando e trovando giustificazioni per mettere a tacere la loro coscienza. Chi agisce in modo subdolo un giorno paghera' la sua pena e non mi riferisco solo ai ptreti. Vivete con coerenza il Vangelo che predicate. Non bisogna continuate a vivere nell'illusione di procedere bene perche' si giustificano le opere immorali che si compiono. Sperimentate la misericordia di Gesu' e donatela agli altri. Questo vale per tutti, compreso gli ipocriti che frequentano la chiesa solo per i loro interessi personali.
Giovanna - 20 Ottobre 2010 alle ore 10:16
Francamente ritengo che TriventinaMente non abbia bisogno di insegnanti di sostegno (e men che meno in italiano). Appare evidente, infatti, il refuso "delle" anzichè "dalle omissioni". Mi sembra evidente invece che quando il saggio indica con il dito la luna, l'idiota guarda il dito!
Anonimo - 19 Ottobre 2010 alle ore 18:09
Sette più ( inettitudine delle omissioni ? )... e continuate a sperare.
michele iocca - 17 Ottobre 2010 alle ore 19:49
Ho letto con mota attenzione l'omelia del nostro Vescovo , condivido tutto quanto da lui detto e mi auguro che le proposte siano momento di riflessione per tutti noi.La riproposizione del "BENE COMUNE" deve spingerci ad uscire allo scoperto e lavorare per un progetto condiviso,che sia l'espressione di una volontà di base condivisa e non una ricetta imposta frutto di interessi personali e di una politica verticistica interessata.Io credo che tutti i cristiani e non solo la chiesa intesa in senso clericale,debbano rendersi disponibili a progettare un futuro diverso.
tbntm - 15 Ottobre 2010 alle ore 19:27
Mi auguro che dopo il "mea culpa", ci siano fatti concreti e mai più "cattedrali" nel deserto.
Anonimo - 14 Ottobre 2010 alle ore 20:02
Caro TriventinaMente, condivido le tue speranze e pensando alla Nostra Chiesa locale ripeto le parole di Gesù: "Lazzaro, vieni fuori!!" (Giovanni, 11,43)
Leo Leone - 14 Ottobre 2010 alle ore 16:34
Positivo e volto alla ricerca di proposte operative per uscire dalle strettoie che ammorbano le zone interne...e non solo in Molise. Forse si va sempre più diffondendo un clima di rassegnazione all'esistente che non giova se non a coloro che lo alimentano per interessi che non riguardano il bene della comunità. Soprattutto per le nuove generazioni occorre destarsi dal torpore che non giova che al prosieguo di una situazione di stasi che sollecita i giovani a cercare spazi di vita oltre la palude che ci circonda.

1 - 2