San Casto Protovescovo, Cattedrale di Trivento
Antiqua et insignis appellò la Sposa di Casto un ispirato Sisto IV, mentre – nel 1474 – sognava e progettava la rinascita dell'Urbe e incaricava Baccio Pontelli di realizzare quella Cappella, scrigno della Bellezza, che prenderà il suo nome.
In diciassette secoli quante traversie hanno segnato le vicende della nostra Diocesi, ma il sangue di Casto, da cui è germogliata una mirabile storia di Salvezza, è sempre stato la stilla che ha alimentato ogni rinascenza.
Siamo giunti all'ennesimo tornante della storia.
Cosa il Signore ha scritto per noi si appaleserà nei tempi e nei modi che Lui dispone.
Noi invochiamo quel Sangue sparso in Suo nome, perché ancora una volta dica Speranza, canti Futuro, sia Vita.
Questi sono i sentimenti che pervadono l'anima di un intero popolo che ha - ancora e per sempre - bisogno delle braccia materne della Chiesa Triventina.
Come vorremmo che anche i pastori di questo gregge, umile ma santo, povero ma ricco di Fede, stanco ma sempre affamato di Speranza, potessero ripetere con Agostino d'Ippona: nel momento in cui mi dà timore l'essere per voi, mi consola il fatto di essere con voi. Per voi infatti sono vescovo, con voi sono cristiano. Quel nome è segno dell'incarico ricevuto, questo della grazia; quello è occasione di pericolo, questo di salvezza.
Condividi questa pagina:
Articolo letto N. 2433 volte
Pubblicato il 16 Gennaio 2025