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L'Editoriale

Nel GIOCO di SQUADRA il COMUNE C’E’

Anonimo fiorentino, La città ideale, sec. XV, Palazzo ducale Urbino
Nel GIOCO di SQUADRA il COMUNE C’E’

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

“Più di qualcuno in queste pagine ha evidenziato che l’Amministrazione comunale è l’interlocutrice naturale dei dibattiti in corso e che non può sottrarsi dal dare risposte alle tante idee messe in campo ed alle manifestazioni di disponibilità dei Triventini dirette ad offrire il proprio impegno per il Bene comune.
Anche se con ritardo, vogliamo esprimere innanzitutto il nostra apprezzamento ed il nostro incoraggiamento per questa iniziativa, che ha il dichiarato intento di offrire uno “spazio di riflessione, di studio, di elaborazione e di proposta”.
E tutti sappiamo quanto Trivento abbia bisogno di ciò!

Venendo al merito delle questioni poste diciamo, senza esitazione, che vogliamo (oltre che dobbiamo) essere interlocutori e protagonisti di questa ampia e costruttiva riflessione in atto, con l’obiettivo di divenire – insieme a tutti i cittadini – “costruttori” di progresso e di sviluppo per la nostra realtà.

Per essere da subito concreti ed operativi ed inserendoci nel dibattito già in corso sul sito, proponiamo di iniziare da un ambito specifico, ma particolarmente importante per la nostra città: il centro storico.
A riguardo suggeriamo di costituire una “consulta per il centro storico”, aperta a tutti, all’interno della quale si possa procedere ad una riflessione organica ed approfondita sull’intera tematica, in modo da mettere a confronto le linee programmatiche dell’Amministrazione con i suggerimenti e le proposte dei cittadini.

Siamo convinti che da tale confronto e dalla collaborazione si possa non solo crescere democraticamente, ma mettere un importante mattone per “costruire la Trivento che ancora non è”, ma che tutti, ma proprio tutti, sappiamo che può e deve divenire.”

Gianfranco Mazzei
Sindaco di Trivento

Articolo letto N. 12599 volte

Pubblicato il 10 Giugno 2010

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N. 26 risultati trovati
anonimo - 18 Giugno 2010 alle ore 12:30
Finalmente Sindaco hai deciso di prendere qualche iniziativa. che si inizi dal centro storico o dalla scuola, per passare alle infrastrutture, qualunque iniziativa ben venga. la cosa più importante è smettere di farsi autoopposizione e di iniziare a fare il sindaco e non l'esattore delle tasse, perchè per coloro che hanno da investire quello che conta è il futuro dell'investimento. Però se devo dire come la penso credo che quelle scritte dal sindaco siano solo chiacchiere e che la consulta faccia la stessa fine della consulta delle atività produttive che non si è mai insediata. Sarebbe troppo bello spostare dal viso quel velo, chiamato non ci sono soldi, per intraprendere delle iniziative concrete che disegnino, almeno sulla carta, il nostro futuro. Il ruolo di una amministrazuione è quello di programmare, a prescindere dalla condizione economica, perchè l'impresa che si trova in difficoltà economiche non perde tempo a piangersi a dosso ma si attiva ed investe per creare a distanza le condizioni economiche di ricrescita per la copertura dei debiti. Ma certo a questo voi non siete abituati il vostro stipendio piove sul conto corrente il 27 di ogni mese. Io sono disposto a collaborare ma credo che se l'amministrazione non smette di fare la ruota di scorta di "sordello da goito", che non ha interessi per il futuro di questo paese ma solo per la sua candidatura alle prossime regionali, le parole del sindaco rimarranno solo chiacchiere. A proposito vorrei infine portare una riflessione, i paesi che si affacciano sulla fossaltina si stanno organizzando per chiedere fondi per la realizzazione di un polo scolastico nei pressi del motel roberto, i paesi della valle del trigno ne stanno progettando uno nei pressi di canneto, i paesi che si affacciano sul biferno da lucito in poi verso termoli ne vogliono realizzare uno a ridosso della bifernina, e TRIVENTO madre-patria di cultura storica, dove hanno studiato migliaia di ragazzi non si attiva nemmeno per chiedere i fondsn sicurezza della scuola media che se le cose rimangono così presto sarà costretta a chiudere e chissà in quale dei poli scolastici su menzionati dovremo spedire i nostri figli. La risposta scontata a tutto questo potrebbe essere l'eredità ricevuta da corallo, ma per questa ragione bisogna fare programmazione vera, quella che sono ormai anni che non viene fatta. chiedo scusa per essermi dilungato molto.
Anonimo - 17 Giugno 2010 alle ore 19:22
certamente trivento con voi non riuscira' nemmeno a posare la prima pietra
Pierluigi - 16 Giugno 2010 alle ore 13:19
In questo paese esiste da anni una società che lavora con i disabili al difuori di Trivento. Si esiste ma viene sempre messa da parte sempre messa in condizioni di non lavorare qui a Trivento. La palestra per esempio è dotata di alcune macchine adatte per i disabili. La Pegasus sata lavorando con i ciechi ad isernia, con down. Abbiamo girato le scuole e anche li abbiamo lavorato con le persone che non contano nulla. In molise esiste Il Comitato Paralimpico, oggi esiste la FISDIR, Dove la Pegasus è iscritta dove ci si aggiorna ci si forma come tecnici per queste persone. Ora mi chiedo il perchè in questo paese non veniamo presi in considerazione............ anche dalla associazione "cielo e terra". Fate come volete........ come si dice veniamo apprezzati al difuori delle mura cittadine......................
maria mastroiacovo - 15 Giugno 2010 alle ore 0:02
...le belle parole piacciono a tutti, specie quando vengono esposte bene, io sono molto felice di vivere in un paese dove c'è cultura, passo molto tempo a leggere e a dire il vero anche a studiare! Ho tuttavia un sogno da realizzare, le belle parole che sono capace di mettere insieme, oggi in questa realtà, vorrei metterle in pratica. Io ci stò provando e vi racconto cosa stò facendo: - ho creato un'Associazione di Volontariato l'ho chiamata "Cielo e Terra", sono presidente di questa associazione e insieme a 11 soci non sappiamo neppure come si convoca un'assemblea, ma questo a me non spaventa, presto supereremo; - mi sono rivolta alle Istituzioni e non mi sono arresa davanti alle difficoltà, abbiamo ottenuto già tanto (solo per iscritto). "Cielo e Terra" vuole tutelare tutte quelle persone che su questa terra non contano nulla, risultano inutili per questa società, io sono innamorata profondamente di loro, della loro anima, se guardi con gli occhi non vedi nulla, bisogna guardare con il cuore. Voglio creare dei Laboratori per tutte queste Persone con Diverse Abilità, individuare quali attività possono essere adatte a loro e dargli la dignità che ogni persona deve avere. Il locale c'è, abbiamo bisogno di un pulmino per il trasporto, molti vivono abbandonati nelle campagne e comunque sul territorio e bisogna raggiungerli, abbiamo i volontari dell'UNITALSI che offrono il servizio di autista. Abbiamo ancora bisogno di aiuto. Spesso leggo che la civiltà di un paese passa anche per la sensibilità che si presta a queste Persone, mi chiedo se il nostro bellissimo Trivento è un paese civile! Il messaggio che voglio dare con umiltà è questo: io mi sono innamorata di questo progetto e con mille difficoltà lo stò realizzando perchè ci credo, allora mi paicerebbe vedere che ognuno di Voi ponesse le basi per un progetto diverso in cui crede, non bastano le parole, ci vuole l'impegno concreto per provare a realizzare qualcosa, lamentarsi non serve a nulla. ...Se volete Noi vi aspettiamo, ci serve l'aiuto delle persone di buona volontà, in fin dei conti stiamo facendo del bene...non ci sono soldi da guadagnare, anzi...ma vi assicuiamo tanta serenità, si diventa leggeri...leggeri sembra di volare...non sono parole...parole ma anche questi sono fatti. Con discrezione Maria
maria mastroiacovo - 15 Giugno 2010 alle ore 0:00
...le belle parole piacciono a tutti, specie quando vengono esposte bene, io sono molto felice di vivere in un paese dove c'è cultura, passo molto tempo a leggere e a dire il vero anche a studiare! Ho tuttavia un sogno da realizzare, le belle parole che sono capace di mettere insieme, oggi in questa realtà, vorrei metterle in pratica. Io ci stò provando e vi racconto cosa stò facendo: - ho creato un'Associazione di Volontariato l'ho chiamata "Cielo e Terra", sono presidente di questa associazione e insieme a 11 soci non sappiamo neppure come si convoca un'assemblea, ma questo a me non spaventa, presto supereremo; - mi sono rivolta alle Istituzioni e non mi sono arresa davanti alle difficoltà, abbiamo ottenuto già tanto (solo per iscritto). "Cielo e Terra" vuole tutelare tutte quelle persone che su questa terra non contano nulla, risultano inutili per questa società, io sono innamorata profondamente di loro, della loro anima, se guardi con gli occhi non vedi nulla, bisogna guardare con il cuore. Voglio creare dei Laboratori per tutte queste Persone con Diverse Abilità, individuare quali attività possono essere adatte a loro e dargli la dignità che ogni persona deve avere. Il locale c'è, abbiamo bisogno di un pulmino per il trasporto, molti vivono abbandonati nelle campagne e comunque sul territorio e bisogna raggiungerli, abbiamo i volontari dell'UNITALSI che offrono il servizio di autista. Abbiamo ancora bisogno di aiuto. Spesso leggo che la civiltà di un paese passa anche per la sensibilità che si presta a queste Persone, mi chiedo se il nostro bellissimo Trivento è un paese civile! Il messaggio che voglio dare con umiltà è questo: io mi sono innamorata di questo progetto e con mille difficoltà lo stò realizzando perchè ci credo, allora mi paicerebbe vedere che ognuno di Voi ponesse le basi per un progetto diverso in cui crede, non bastano le parole, ci vuole l'impegno concreto per provare a realizzare qualcosa, lamentarsi non serve a nulla. ...Se volete Noi vi aspettiamo, ci serve l'aiuto delle persone di buona volontà, in fin dei conti stiamo facendo del bene...non ci sono soldi da guadagnare, anzi...ma vi assicuiamo tanta serenità, si diventa leggeri...leggeri sembra di volare...non sono parole...parole ma anche questi sono fatti. Con discrezione Maria
Piergiorgio De Marinis - 13 Giugno 2010 alle ore 17:43
Che la cucina Triventina è buna lo sappiamo. Ma non ci possiamo vendere solo questo. Dobbiamo creare un progetto di integrazione come dicevo tra passato e futuro. Il mio pensiero è di recuperare il centro storico non solo per ammirarlo ma creare delle attività commerciali antagoniste come un call center e un ricovero ricreativo per anziani . In modo da integrare giovani con anziani. Può sembrare un progetto ambizioso ma penso che sia una buona idea per ridare vita al centro storico.
nando - 13 Giugno 2010 alle ore 15:37
Non avevo dubbi sul fatto che l'Amministrazione Comunale sarebbe stata in prima linea: è la sua ragione d'essere farsi promotrice di programmi di vasto respiro. Mi compiaccio quindi col Sindaco per l'impegno e per l'oggetto del Suo Impegno. Indubbiamenmte il Centro Storico è quanto di più qualificante possa caratterizzare la ripresa di Triventio, ma è anche il compito più gravoso, impegnativo e lungo nel tempo per tutti, Comune e cittadini. Un suggerimento, allora. Si inizi con un programma minimo, come sottolineava Eduardo, e quanto più immediatamente realizzabile.... per esempio la programmazione delle festività estive (a partire, ovviamente, dalla festa dei Santi Patroni). Questo permetterà a tutti di confrontarsi in maniera concreta, seria ed immediata per cogliere risultati concreti, seri ed immediati e, soprattutto, per far capire a tutti ....l'aria che tira e che potrà tirare. I progetti più complessi ed impegnativi (albergo diffuso; palazzo Colaneri; casa Florio; musei; biblioteca; parcheggio sotto il Piano; botteghe artigiane ........) debbono certo essere evocati, ma al momento occorre puntare su cose immediatamente realizzabili che possano dare, appunto, il segnale di una inversione di tendenza, di un segnale di ripresa e di voglia di riprendere. E non è detto che nelle cose immediate non possano rientrare anche progetti più complessi. Dice Laura De Marinis "....un meeting scientifico...... dove metto i professori". Certamente è un qualcosa di impegnativo e che richiederà tempo, ma che potrebbe essere affrontato anche subito se colto nella seguente tempistica. Meeting a Campobasso o Termoli, che offrono strutture e ricettività adatte e consone al livello dei partecipanti, e con un pomerigiio/serata dedicati a "Gita con guida turistica e cena tipica molisana alla città di Trivento". Poi, col tempo, si spera si possa fare il Meeting a Trivento con..... gita a Campobasso o Termoli.. Come altri hanno già detto (un bravo a Luigi Lozzi), anch'io ribadisco la piena disponibilità, a qualsiasi collaborazione anche di .....manovalanza, purtropopo solo nelle mie poche settimane di vacaza a Trivento. Spero di leggere quanto prima il programma di massima che possa permettere di capire quando, come e su cosa poter contribuire.
Piergiorgio de Marinis - 13 Giugno 2010 alle ore 15:02
Per favorire lo sviluppo di Trivento, dobbiamo trovare una soluzione di convergenza tra il passato e il moderdo. Cercando di imitare la nuova corrente filosofica di integrazione passato e futuro. Senza che l'una o l'altra prevarichi l'arte più difficie è proprio questo abbinare vecchio con il tecnologico.
gianni de lellis - 12 Giugno 2010 alle ore 0:35
Al di là della bontà del Comitato per il Centro Storico di Trivento che io vedo come difesa e salvaguardia delle sue bellezze architettoniche e naturalmente propositivo da parte dei cittadini,l'Amministrazione Comunale,sentite le parti sociali,l'associazionismo e la Diocesi,eve sapere esprimere,se ci crede,un progetto per Trivento su cosa deve diventare questo paese,cosa deve essere,su cosa puntare e allora potrebbe chiedere l'aiuto di un professionista di marketing territoriale che sappia indicare dove reperire i fondi a livello europeo e non,seguendo quali itinerari per realizzare per es. l'albergo diffuso,( dove ospitare il meeting scientifico di Laura) l'apertura di botteghe artigiane,l'acquisizione del Castello sul Piano,la biblioteca di casa Florio,la realizzazione di un parcheggio sotto il iano oppure no,i centri storici della dimensione di Trivento si girano anche a piedi,specialmente se sono animati da tante piccole realtà commerciali,artistiche,artigiane ecc.. In conclusione è l'Amministrazione che si deve muovere per prima,essere propositiva,credere in un progetto,bussare alle porte giuste per la sua realizzazione.Noi cittadini dopo possiamo dare una mano un suggerimento...
luigi lozzi - 11 Giugno 2010 alle ore 16:58
gentilissimo sig. sindaco forse tu non mi conosci, ma sono sempre stato attento al mio paese e ritengo che sia il paese più bello del molise, nei vari anni questo paese è stato visitato da molte persone dove io vivo e lavoro, se ricordi bene tempo fa avevo portato la filarmonica di almese la quale è stata molto apprezzata e le pesone "piemotesi hanno apprezzato la grande ospitalità dei triventini ed io sono stato molto fiero di questo". se siete disposti posso portarvi la filarmonica dei ponpieri di torino, la quale è molto apprezzata ed anno girato tutto il mondo, america nel 2008 -parigi-germania-polonia-montecarlo e in fine a roma per la giornata dei vigili del fuoco- se posso essere utile , fatemi sapere, io sarò a trivento alla fine di luglio per la festa San Nazzario. lozzi luigi
Giuseppe - 11 Giugno 2010 alle ore 11:06
Noi del centro storico siamo abbandonati da tutti? si potrebbe fare qualche cosa? distinti saluti Giuseppe Di Claudio
laura de marinis - 11 Giugno 2010 alle ore 9:58
perche' allora con il Sindaco non si organizza un convegno con tanto di relatori dove si proporra' un programma di rimessa in moto di Trivento.Ma bando alle parole solo fatti che provengano da idee chiare e distinte.Tutti noi prima di muoverci facciamo un programma ,qui si tratta di tracciare un programma comune per il futuro di Trivento.Magari di minima ma farlo,altrimenti le parole le porta via il vento...Esempio pratico :se io volessi fare un meeting scientifico a Trivento dove metto i professori?

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